Sibiu è una città di medie dimensioni (circa 140.000 abitanti) situata nel cuore della Transilvania, grossomodo nel centro geografico della Romania.
Dei tanti luoghi che ho avuto la fortuna vi visitare in Romania, Sibiu è sicuramente uno dei più affascinanti, soprattutto dal punto di vista storico e culturale. Colpiscono in particolare la sua squisita architettura barocca e la presenza di numerosi musei, tanto ricchi quanto variegati. Inoltre – aspetto pratico da non sottovalutare – la città si trova a breve distanza da molte altre importanti mete turistiche degne di nota.
Insomma: se state pianificando un viaggio in Transilvania, Sibiu è una tappa che vi consiglio di assolutamente di non tralasciare!
Riguardo i dintorni e la gestione del vostro itinerario in Romania, comunque, vi darò qualche suggerimento al termine dell’articolo. Per adesso, lasciate che vi parli di cosa vedere a Sibiu e che vi racconti per sommi capi la storia di questa perla della Transilvania.
Sibiu: Cosa Fare e Cosa Vedere
Breve Storia di Sibiu
Le origini di Sibiu si collocano intorno alla fine del XII secolo: la sua esistenza è infatti documentata per la prima volta nel 1190 d.C.
La fondazione della città fu opera dei Sassoni di Transilvania, il popolo proveniente dal Sacro Romano Impero occidentale che si insediò nell’odierna Romania a partire dal XII secolo.
La migrazione dei Sassoni di Transilvania, perlopiù ricchi artigiani, era stata promossa proprio dagli imperatori, al fine di proteggere le propaggini meridionali del proprio territorio.
Oltre Sibiu, essi fondarono buona parte delle antiche città della Transilvania, delle quali costituirono la maggioranza demografica per diversi secoli. Fra di esse, una delle più importanti è Sighisoara, altra destinazione turistica rumena di primo piano.
Già nel tardo medioevo, l’economia di Sibiu era parecchio sviluppata, ma la sua epoca d’oro iniziò nell’Ottocento. In questo periodo, la città si impose come importante snodo ferroviario e solida realtà industriale. Ancora oggi, Sibiu rappresenta una delle città più ricche dell’intera Romania.
Fino alla conclusione della Prima Guerra Mondiale, Sibiu ha fatto parte dell’Impero Austro-Ungarico, motivo per cui l’architettura cittadina risponde ai canoni della cultura mitteleuropea. Al termine del conflitto, la città fu annessa al Regno di Romania, insieme al resto della Transilvania.
Dopo la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico e, soprattutto, dopo l’instaurazione del regime comunista, la maggior parte della popolazione di etnia tedesca migrò alla volta della Germania, a Sibiu come in tutti i principali centri della Transilvania. A seguito di un lungo esodo, i Sassoni di Transilvania compongono oggi appena l’1% della popolazione cittadina.
In tempi recenti, Sibiu ha avuto occasione di presentarsi al mondo in tutto il suo splendore nel 2007, anno in cui è stata nominata (assieme a Lussemburgo) capitale europea della cultura.
Nel 2004 è stata inoltre presentata all’Unesco la candidatura del suo centro storico a patrimonio mondiale dell’Umanità, riconoscimento che ci si aspetta possa arrivare nei prossimi anni.
Cosa Vedere a Sibiu
Il centro storico di Sibiu è convenzionalmente suddiviso in due aree contigue, collegate da una fitta rete di vicoli e scalinate:
- La città alta (Orașul de Sus), un tempo abitata dalla nobiltà e delle famiglie più agiate, ricopre un piccolo rilievo a circa 200 metri di distanza dal fiume Cibin.
- La città bassa (Orașul de Jos) corrisponde al nucleo più antico di Sibiu e giace ai piedi della città alta, fra questa ed il corso del fiume.
La maggior parte delle cose da vedere a Sibiu si trovano nella città alta, benché anche quella bassa meriti sicuramente una lunga passeggiata esplorativa, soprattutto in virtù della sua architettura.
Nella mappa qui sopra ho segnalato tutti i luoghi di interesse di Sibiu dei quali vi parlerò in questo articolo. Allargate la vista per vedere anche la posizione delle altre principali città rumene.
Gli “Occhi di Sibiu”
Sibiu è famosa per una particolarità architettonica che riguarda molti dei suoi edifici residenziali, tanto nella città alta, quanto in quella bassa.
Sui tetti di molte case sono infatti presenti delle curiose feritoie che ricordano molto da vicino degli occhi socchiusi. Passeggiando per le strade di Sibiu, non potrete fare a meno di notarli e, forse, proverete anche voi la sensazione di essere osservati.
Queste aperture, non sono altro che un banale sistema di aerazione: in passato, si utilizzava infatti il soffitto per conservare i viveri ed era importante garantire il riciclo di aria limitando tuttavia l’intensità della luce.
Ad ogni modo, la loro forma bizzarra ha alimentato nel tempo più di qualche leggenda. Per esempio, durante il periodo comunista, si pensava (e chissà che in qualche caso non fosse anche vero) che fossero sfruttati per sorvegliare la popolazione.
Gli occhi di Sibiu destano da sempre molta curiosità fra i visitatori ed hanno finito per imporsi come simbolo della città, prima ancora dei suoi monumenti storici. Da essi derivano anche alcuni appellativi con i quali ci si riferisce a Sibiu (“la città con gli occhi” o “la città dove le case non dormono“) oltre che il simpatico gioco di parole, in inglese, “Seebiu“.
Piata Mare (Piazza Grande)
Piata Mare, che in rumeno significa Piazza Grande, è la maggiore delle tre piazze sulle quali si struttura la città alta (le altre due sono le vicine Piata Mica e Piata Albert Huet) e ne rappresenta il vero e proprio cuore pulsante.
Con una lunghezza di oltre 140 metri ed una larghezza che sfiora i 100, questa è anche una delle piazze più estese di tutta la Transilvania.

La piazza è stata ricavata intorno alla metà del XIV secolo, contestualmente alla realizzazione della terza cinta muraria di Sibiu.
Su di essa si affacciano alcuni degli edifici più importanti della città e la piazza stessa è talvolta sede di esposizioni artistiche: durante la mia visita era ad esempio in corso una mostra fotografica.
La maggior parte delle cose da vedere a Sibiu sorgono proprio su Piata Mare o nelle sue immediate vicinanze. Viene quindi da sé che questa immensa piazza rappresenterà inevitabilmente il vostro principale punto di riferimento durante la visita della città.
La Torre del Consiglio
La Turnul Sfatului, ossia la Torre del Consiglio, è il luogo che personalmente metterei in cima alla lista di cose da vedere a Sibiu. Si tratta di una fra le principali icone della città (insieme ai caratteristici occhi ed al Ponte delle Bugie), nonché di uno dei suoi edifici più antichi.
La torre è stata costruita nel corso del XIII secolo lungo il secondo anello della cinta muraria. L’arco che ne attraversa la base, inizialmente, fungeva proprio da ingresso alla cittadella, mentre oggi connette Piata Mare a Piata Mica, permettendo di spostarsi dall’una all’altra.
Della struttura originaria resta oggi poco e niente, a causa dei tanti crolli susseguitisi negli anni. La parte più antica risulta essere proprio la base (XVI secolo) mentre i livelli superiori sono stati riedificati in tempi relativamente recenti.
Nel corso della sua lunga storia, la Torre del Consiglio ha assolto alle più svariate funzioni: è stata adibita a deposito, a carcere ed a museo, nonché a punto di osservazione per l’avvistamento per gli incendi. Oggi, ospita alcune mostre temporanee ma, soprattutto, rappresenta il miglior punto panoramico di Sibiu.
Grazie alla sua altezza ed alla sua posizione (proprio fra le due piazze principali di Sibiu), la cima della torre offre una vista straordinaria sull’intera città. Molte delle foto che trovate in questo articolo, infatti, le ho scattate proprio da lì.
Anche se un po’ faticosa, l’ascesa alla cima della torre è un’esperienza che vi consiglio vivamente. L’ingresso è situato sul versante settentrionale dell’edificio, quello che dà su Piata Mica.
Al momento della mia visita, il prezzo del biglietto era di appena 2 Lei (0,50€ scarsi) e gli orari di apertura andavano dalle 10 del mattino alle 8 di sera.
Chiesa dei Gesuiti
La chiesa dei Gesuiti è il maestoso edificio che, assieme al municipio, occupa il versante nord-occidentale di Piata Mare.
Per ottenere l’autorizzazione alla costruzione di una chiesa in pieno centro (siamo nella prima metà del Settecento) l’ordine dei gesuiti trovò non poche resistenze da parte dell’amministrazione locale.
In particolare, l’innalzamento della torre campanaria richiese un notevole sforzo diplomatico. Alla fine, fu accordato il nulla osta a patto che il campanile permettesse il passaggio fra Piata Mica e Piata Mare e che questo rimanesse pubblico.
Per questo motivo, come anche la Torre del Consiglio, il campanile della chiesa è attraversato alla base da un arco, che permette di spostarsi fra le due piazze.
Nel cortile interno della canonica, annessa alla chiesa, è stata collocata la bellissima statua del santo Ioan Nepomuk, originariamene posizionata invece proprio al centro di Piata Mare.
Palazzo Brukenthal
Sul lato occidentale della piazza, proprio di fronte al municipio, sorge Palazzo Brukenthal (Palatul Brukenthal), considerato una delle massime espressioni del Barocco in Romania.
L’edificio è stato realizzato fra il 1778 ed il 1788 come residenza privata di Samuel von Brukenthal, l’allora governatore asburgico della Transilvania. Questi era un uomo carismatico ed appassionato di arte, nonché politico molto vicino all’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Per la progettazione dell’edificio si trasse ispirazione dai disegni dell’architetto italiano (naturalizzato austriaco) Francesco ‘Franz‘ Martinelli, attivo soprattutto a Vienna a metà del secolo.
Dopo la morte di von Brukenthal, per suo stesso volere, il palazzo divenne un museo pubblico, il che permise a chiunque di ammirare la preziosissima collezione di opere d’arte al suo interno. Aperto ufficialmente nel 1817, il Muzeul Național Brukenthal è oggi uno dei musei più antichi d’Europa ed uno dei più importanti della Romania.
All’interno del palazzo si trova una galleria d’arte composta da circa 1200 dipinti, collocabili fra il XV ed il XVIII secolo ed incentrati soprattutto sull’arte europea. Un’ala dell’edificio ospita la Libreria Brukenthal, composta da circa 300.000 fra libri, manoscritti e rarissimi incunaboli quattrocenteschi.
Nell’adiacente Casa Blu (Casa Albastră) trova spazio la collezione permanente dedicata all’arte rumena, mentre altre sezioni del museo sono situate in punti diversi della città (di alcune parlerò più avanti).
Se volete saperne di più sul Museo, vi consiglio di visitarne il sito ufficiale, disponibile anche in lingua inglese.
Strada Nicolae Bălcescu
Dal lato meridionale di Piata Mare parte Strada Nicolae Bălcescu, il corso principale del centro storico.
La strada è stata ricavata nel XIV secolo al fine di collegare la piazza a Poarta Cisnădiei, uno dei portali di accesso alla città alta.
Purtroppo, questa porta fu demolita nel 1839, poiché di ostacolo allo sviluppo urbanistico della città, ed al suo posto è oggi presente un’anonima piazzetta.
Gli edifici presenti su Strada Nicolae Bălcescu mostrano ben poco del loro aspetto medievale. Molti sono stati ricostruiti dopo un disastroso incendio verificatosi nel Seicento ed anche quelli più antichi hanno comunque subito stravolgimenti estetici nei secoli successivi.
Come nel resto della città vecchia, lo stile predominante è quindi il tardo barocco, nella sua particolare declinazione mitteleuropea.
La maggior parte dei coloratissimi palazzi che si affacciano sul viale sono stati adibiti a bar, ristoranti, negozi e varie attività commerciali. Si tratta insomma del centro della movida di Sibiu e della più importante via dello shopping della città alta.
Se non l’avete ancora fatto, approfittatene per assaggiare i tipici gogosi (ciambelle fritte, un po’ l’equivalente rumeno dei donuts) o la deliziosa tavola calda esposta nelle panetterie.
Le Fortificazioni di Sibiu
L’architettura predominante di Sibiu, dicevo poc’anzi, è oggi quella settecentesca ed ottocentesca. Tuttavia, la città custodisce ancora alcune testimonianze delle sue origini medievali.
In particolare, presso Strada Cetatii (via della cittadella) potrete trovarvi al cospetto di tre imponenti torri originariamente costruite lungo la terza cinta muraria cittadina.
Queste tre torri risalgono al XIII ed al XIV secolo e si presentano oggi in ottimo stato di conservazione, grazie anche a recenti restauri che le hanno riportate al loro antico splendore.
Partendo da sud, incontrerete per prima Turnul Archebuzierilor (Torre degli Arcieri), seguita da Turnul Oralilor (Torre dei Vasai) ed infine Turnul Dulgherilor (Torre dei Falegnami). Le ultime due sono ancora oggi connesse da un tratto della cinta muraria, sulla quale è presente un passaggio coperto sopraelevato.
Strada Cetatii si trova a breve distanza dal corso principale, e segue il confine del centro storico. Nell’area compresa fra la stradina ed i boulevard della città nuova è stato ricavato un piccolo parco con viali alberati, perfetto per una piacevole passeggiata o per ammirare le torri da una diversa prospettiva.
Al termine della strada, poco oltre la Torre dei Falegnami, sorge il Museo di Storia Naturale (gestito dal Museo Brukenthal), sul cui giardino sono state collocate le figure di alcuni dinosauri.
Piata Mica
Immediatamente a nord di Piata Mare si apre Piata Mica (ossia Piazza Piccola), che a dispetto del nome rappresenta la seconda piazza più importante della città.
Gli edifici posti sui lati orientale ed occidentale della piazza presentano un curioso andamento ellittico, poiché costruiti seguendo il corso, rispettivamente, della prima e della seconda cinta muraria.
Una schiera di palazzi, perlopiù adibiti a bar e ristoranti, separa Piata Mica da Piata Albert Huet. Fra di essi, quello verde al civico 11 ospita il Museo Etnografico di Sibiu, incentrato sulle culture extra-europee.
Un altro museo, dedicato alla Storia della Farmacia (Muzeul de Istorie a Farmaciei) si trova sul versante orientale della piazza, a breve distanza dalla Torre del Consiglio. Al suo interno si è cercato di ricreare fedelmente una tipica farmacia settecentesca, ricorrendo in parte ad arredi originali.
Nei tre ambienti che compongono il museo trovano spazio oltre 6000 reperti che testimoniano l’evoluzione delle scienze farmaceutiche nel corso dei secoli. Un’intera sala è dedicata all’omeopatia: a Sibiu visse infatti per un paio di anni il fondatore stesso di questa medicina alternativa, Samuel Hahnemann.
Inoltre, proprio in questa città aprì la prima farmacia rumena, la cui esistenza è documentata già nel 1494. L’edificio stesso che oggi ospita il museo è stato per circa 150 anni una farmacia, chiamata l’Orso Nero.
Il lato settentrionale di Piata Mica è occupato principalmente da un’imponente struttura a due piani, adiacente al Ponte delle Bugie. Sulla sua facciata figura in bassorilievo lo stemma cittadino, mentre al pian terreno otto archi definiscono una loggia, un tempo occupata da attività commerciali.
L’edificio, originariamente sede della corporazione dei macellai, prende oggi il nome di Casa Artelor ed ospita al proprio interno alcune mostre temporanee, credo principalmente di fotografia.
Accanto ad ad esso, al civico 22, trova invece spazio Sala Fresca, una mostra dedicata nello specifico agli affreschi ed aperta nel 2009 come sezione separata del Museo Brukenthal.
Ponte delle Bugie
Il Ponte delle Bugie (in rumeno ‘Podul Minciunilor) talvolta indicato come Ponte dei Bugiardi è probabilmente il luogo più curioso che visiterete a Sibiu.

Questo graziosissimo ponte, sempre ricoperto di fiori freschi e dalle deliziose rifiniture barocche, passa sopra Strada Ocnei, connettendo Piata Mica a Piata Albert Huet.
Quando fu ultimato, nel 1859, quello delle Bugie fu il primo ponte sospeso completamente in ghisa realizzato in Romania e, a quanto pare, il secondo a livello europeo. Già da secoli, comunque, era presente nello stesso punto un più modesto ponticello di legno.
Al Ponte delle Bugie sono legate diverse leggende. Secondo quella più famosa, il ponte sarebbe destinato a crollare inesorabilmente nel momento in cui qualcuno, in procinto di attraversarlo, raccontasse una menzogna.
Un’altra leggenda vuole che un tempo, i truffatori identificati nel vicino mercato, venissero portati di forza sul ponte e scaraventati di sotto senza tanti complimenti. È possibile che in passato questa voce venisse effettivamente fatta circolare, in modo da intimorire eventuali impostori e tenerli a distanza dalla città.
Il Ponte Delle Bugie era anche un luogo molto frequentato dalle giovani coppie che qui si giuravano amore eterno. Contestualmente, le ragazze giuravano ai propri futuri mariti di essere vergini. Qualora dopo le nozze si fosse scoperto che avevano mentito, riguardo questo dettaglio, i mariti erano autorizzati a gettate giù dal ponte.
Ovviamente si tratta soltanto di fantasiose leggende, che traggono origine, come spesso avviene, proprio dal nome stesso del ponte. La cosa buffa è che, in realtà, Ponte delle Bugie è soltanto una storpiatura del nome originario.
In principio, il ponte era infatti chiamato Liegenbrücke, che in tedesco significa ponte sospeso (o qualcosa del genere). Tuttavia, col passare del tempo, fu erroneamente tramandato come Lügenbrücke ossia, appunto, Ponte delle Bugie.
Cattedrale di Sibiu
La Cattedrale Luterana di Sibiu sorge su Piata Albert Huet, alle spalle di Piata Mica ed appena oltre il Ponte delle Bugie.
La chiesa fu costruita a partire dalla seconda metà del Trecento e fu ultimata soltanto nel 1520. Nello stesso punto, in precedenza, era presente un più antico luogo di culto duecentesco.
Oltre che per l’austerità del suo gotico, che si contrappone al barocco predominante in città, la Cattedrale di Sibiu stupisce anche per le sue enormi dimensioni. Si tratta infatti della terza chiesa più grande del Paese, alle spalle soltanto della Chiesa Nera di Brasov ed alla Cattedrale di San Michele di Alba Iulia.
L’imponente torre campanaria, alta quasi 75 metri, si articola su sette livelli. Su quello più alto, in corrispondenza dei vertici, si innalzano quattro torrette, che in antichità avevano un significato ben preciso. Esse indicavano infatti che la città deteneva lo ius gladii (“diritto di spada”), ossia la facoltà di emettere condanne a morte.
Per molto tempo, la chiesa fu utilizzata per la sepoltura delle personalità più illustri di Sibiu. Nel 1796, tale pratica fu vietata, ma fu fatta un’eccezione per il già citato governatore Samuel von Brukenthal, i cui resti riposano nella cripta.
L’interno della chiesa, anch’esso in un rigido stile gotico, custodisce affreschi, dipinti e sculture di grande valore storico. Fra di essi, meritano una menzione particolare il fonte battesimale in bronzo e l’organo seicentesco, forse il più grande dell’Europa sudorientale.
Comunque sia, al momento della mia visita, erano in corso dei lavori di restauro che mi hanno impedito di visitare l’intero della chiesa. Allo stesso modo non ho potuto salire in cima al campanile, anche se non credo che la vista differisca molto rispetto a quella offerta dalla Torre del Consiglio.
Cosa Vedere nei Dintorni
Avevo già accennato, in apertura, al fatto che Sibiu si trovi in un’area dall’elevata densità di luoghi di interesse. Il modo migliore di visitare la città, a mio avviso, è proprio farne la tappa di un itinerario che tocchi anche altre destinazioni della Transilvania.
Trovandovi in zona, se avete qualche giorno a disposizione, sarebbe un vero peccato tralasciare le località, magari meno famose ma altrettanto affascinanti, presenti nei dintorni.
Per darvi qualche idea, vi faccio di seguito un breve resoconto dei miei spostamenti, durante il viaggio in Romania, nei giorni immediatamente precedenti e successivi il soggiorno a Sibiu.
A molte delle località menzionate ho dedicato un articolo specifico e la loro posizione è indicata nella mappa sopra.
Prima di giungere a Sibiu, avevo trascorso cinque giorni presso la altrettanto interessante città di Brasov (distante circa 150Km), utilizzandola anche come base per visitare il vicino Castello di Dracula, la cittadella fortificata di Rasnov e la località di Sinaia.
Da Brasov mi sono portato nell’affascinante cittadina medievale di Sighisoara, presso la quale ho soggiornato due notti. Dà lì mi sono poi spostato verso Sibiu (meno di 100Km di distanza), dedicando mezza giornata, lungo il tragitto, alla chiesa fortificata di Biertan.
Dopo i due giorni trascorsi a Sibiu ho proseguito verso nord, alla volta di Cluj Napoca, altra città ricchissima sul piano culturale e dalla raffinata architettura.
Dovendomi affidare ai non efficientissimi mezzi pubblici rumeni sono stato costretto a fare base in diverse località. Nel caso aveste però a disposizione un’automobile, potreste piuttosto soffermarvi più a lungo a Sibiu e visitare in giornata, quantomeno, Sighisoara e Biertan.
Come Arrivare a Sibiu e Come Spostarsi in Città
Dopo aver tanto parlato di cosa da vedere a Sibiu e dintorni, non resta che scoprire come arrivare in città e come spostarsi al suo interno.
Noleggiare un’auto è in generale l’opzione che consiglio per un viaggio in Romania, soprattutto per chi è interessato a visitarne anche i luoghi più remoti.
Sibiu è servita peraltro da diverse arterie stradali di rilevanza nazionale ed internazionale, che la rendono facilmente raggiungibile in breve tempo un po’ da ogni zona del Paese. Partendo da Bucarest, sono richieste circa 4 ore di guida, un tempo tutto sommato ragionevole.
Detto ciò, per visitare Sibiu, un’auto sarebbe del tutto superflua, se non addirittura d’intralcio. Il centro storico è piuttosto raccolto e le distanze che separano i vari luoghi di interesse sono molto brevi. Considerando anche che la città alta è chiusa al traffico, spostarsi a piedi rappresenta sicuramente la soluzione più agevole.
Anche raggiungere il centro storico dalla stazione dei treni e dei pullman non costituisce un grosso problema: si tratta di circa 850 metri, percorribili in 15 o 20 minuti.
Ad ogni modo, se preferite, potrete ricorrere ad un taxi o al trasporto pubblico cittadino. Gli autobus urbani (che comunque non transitano all’interno della città alta) sono gestiti dalla società Tursib. Potete consultare gli orari aggiornati sul sito dell’azienda oppure, semplicemente cercando il percorso su Google Maps.
Raggiungere Sibiu In Aereo
Sibiu è dotata di un piccolo aeroporto, situato ad una manciata di chilometri ad ovest del centro cittadino. Lo scalo è in forte espansione, ma per ora prevede pochi collegamenti internazionali, nessuno dei quali (nel momento in cui scrivo) con l’Italia.
L’aeroporto di Cluj Napoca (distante circa 170Km) è invece collegato ad alcune città italiane (sicuramente Milano e Roma), ma il numero di voli è comunque piuttosto ridotto. Nel caso voleste limitare il vostro viaggio in Romania soltanto a Sibiu o all’area circostante, vi consiglio di verificare la presenza di eventuali collegamenti con la vostra città.
Molto numerosi sono invece i collegamenti fra le maggiori città italiane e l’aeroporto di Bucarest. Una volta atterrati, bisognerà in questo caso mettere in conto un ulteriore spostamento di quasi 300 chilometri per raggiungere Sibiu.
Come Arrivare a Sibiu in Treno
La stazione ferroviaria di Sibiu si trova lungo una linea piuttosto importante ed è servita da un numero relativamente elevato di treni, per quelli che sono gli standard della Romania.
Esistono diversi collegamenti quotidiani con Bucarest che permettono di spostarsi in giornata fra le due città. I treni diretti richiedono circa 6 ore, mentre le soluzioni con cambio (a Brasov o Medias) prevedono grossomodo un’ora in più.
Se partite da Brasov, raggiungere Sibiu in treno richiederà tra le due ore e mezza e le quattro ore, anche in questo caso con un buon numero di treni quotidianamente a disposizione. Per quanto riguarda Sighisoara, il tempo di percorrenza è invece di due ore o poco più.
Ad ogni modo, per controllare gli orari aggiornati, vi rimando al sito ufficiale delle ferrovie rumene.
Raggiungere Sibiu in Pullman
Tante sono anche le destinazioni direttamente raggiungibili da Sibiu in pullman. Addirittura, Flixbus opera diversi collegamenti diretti con alcune città del nord Italia (come Venezia, Milano e Genova) che transitano anche da Lubiana e Budapest. Date un’occhiata a questa pagina del sito FlixBus per scoprire tutte le tratte operative.
Per quanto riguarda i collegamenti nazionali, invece, il sito da consultare è autogari.ro, una vera e propria benedizione per chiunque viaggi in Romania con i mezzi pubblici.
In linea generale, per quanto riguarda gli spostamenti fra Sibiu e le altre principali città del Paese, il pullman si dimostra spesso più rapido del treno, una regola quasi sempre valida in Romania.
Per sommi capi, i tempi di percorrenza sono di circa due ore sia per Cluj Napoca che per Brasov, mentre per Bucarest sono necessarie quattro ore e mezza o cinque.