Il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano, Lucca

Il Ponte del Diavolo, ufficialmente Ponte della Maddalena, si trova vicino Lucca e più precisamente nel piccolo comune di Borgo a Mozzano, in Garfagnana.

Un’opera ingegneristica da sempre avvolta da un’aura di mistero, attorno alla quale circolano inquietanti leggende che spiegano a modo loro l’associazione al demonio.

Fra i tanti monumenti che in Italia portano lo stesso nome, Il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano è sicuramente il più famoso e, leggende medievali a parte, vale sicuramente la pena dedicargli una visita, semplicemente per ammirare la sua rara bellezza e la sua unicità.

Di seguito vi spiegherò tutto quello che c’è da sapere per visitare il Ponte della Maddalena, soffermandomi sulla sua lunga storia e sulla leggenda che spiega l’attribuzione al Diavolo.

Vi darò anche qualche consiglio su cosa fare e cosa vedere nei dintorni di Borgo a Mozzano e vi darò indicazioni su come raggiungere il Ponte del Diavolo da Lucca e da altre città della Toscana.

Storia del Ponte del Diavolo di Lucca

Ciò che subito balza all’occhio, osservando il Ponte della Maddalena, è la sua inusuale figura asimmetrica, che si sviluppa per circa 90 metri poggiando su quattro archi di dimensioni crescenti. Particolarmente curiosa è la campata maggiore, sbilanciata sul lato occidentale, che con la sua forma spiccatamente acuta sfiora i 18 metri di altezza.

Foto del Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano
La campata centrale del Ponte del Diavolo

Proprio la particolare forma a schiena di asino e l’arco maggiore che sembra sfidare le leggi fisiche hanno scatenato la fantasia del popolo, nel medioevo, e sono valse all’opera la definizione di Ponte del Diavolo.

Il riferimento alla Maddalena, nel nome ufficiale del ponte, si spiega invece con la presenza, in antichità, di un luogo di culto presso Borgo a Mozzano, all’interno del quale era custodita un’icona della santa.

Il Ponte del Diavolo unisce le due sponde del Serchio da quasi 1000 anni: la sua costruzione, voluta da Matilde di Canossa (una fra le donne più importanti del Medioevo italiano) risale infatti all’XI o XII secolo.

Un’infrastruttura di grande rilevanza per l’epoca: il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano era infatti posto in corrispondenza di un’importante rete viaria. Da qui passava (e passa tuttora) la via Francigena, percorsa da frotte di pellegrini diretti a Lucca.

Illustrazione Storica del Ponte del Diavolo
Antica illustrazione che raffigura il Ponte della Maddalena

Inoltre, il Ponte della Maddalena forniva un rapido accesso alle vicine terme, ancora oggi presenti nell’attuale territorio di Bagni di Lucca.

Le attuali fattezze del Ponte del Diavolo risalgono comunque al secolo successivo, ovvero all’importante ristrutturazione eseguita da Castruccio Castracani.

Nel corso dell’Ottocento, altri interventi di restauro si resero necessari a seguito di un’alluvione, mentre alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, il Ponte del Diavolo rischiò seriamente di essere abbattuto. I Nazisti, alla vigilia della ritirata, lo avevano infatti minato ed erano pronti a farlo crollare. Anche in questo caso, fortunatamente, il ponte si salvò.

All’inizio del Novecento, fu pesantemente modificata la parte occidentale del Ponte del Diavolo, quella più vicina al centro di Borgo a Mozzano. In particolare fu ricavato un quinto arco, così da consentire il passaggio della neonata linea ferroviaria.

Foto del Ponte del Diavolo di Lucca
Il Ponte del Diavolo di sera

Recentemente, il Ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano è stato anche oggetto di una “fake news“, come vengono definite oggi, decisamente di cattivo gusto. Nel contesto della disastrosa alluvione del 2012 si era infatti sparsa la voce, amplificata dai social network, che lo storico Ponte del Diavolo di Lucca fosse crollato.

Per fortuna si trattava soltanto di una bufala: dall’alto dei suoi mille anni, questa straordinaria opera ingegneristica è ancora in piedi e perfettamente conservata, nonché visitata ogni anno da migliaia e migliaia di turisti, che si recano appositamente a Borgo a Mozzano.

Ponte del Diavolo: Leggenda

Come promesso, vi racconterò adesso la leggenda del Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano.

A dirla tutta, esiste una moltitudine di inquietanti racconti che hanno per oggetto questo luogo. La leggenda più nota, che si tramanda già a partire dal tardo medioevo, è quella legata alla sua costruzione.

Alla gente del tempo, doveva in effetti sembrare impossibile che un’opera tanto ardita fosse stata realizzata per mano di comuni mortali. Si riteneva molto più probabile che fosse frutto di un intervento sovrumano.

La Leggenda del Demonio che Costruì il Ponte del Diavolo

La leggenda narra che il capomastro al quale era affidata la costruzione del Ponte del Diavolo fosse in forte ritardo nella consegna. Resosi conto dell’impossibilità di portare a termine i lavori nei tempi stabiliti, cadde nel più profondo sconforto.

Una notte, mentre questi sedeva sconsolato sulle rive del Serchio, si vide apparire davanti Satana in persona che, come da sua abitudine, gli propose di stipulare un patto.

Il Diavolo avrebbe provveduto ad ultimare il ponte in una sola notte, liberando il capomastro dalle sue difficoltà. In cambio, si sarebbe però impossessato della prima anima che lo avesse attraversato.

illustrazione storica del Ponte del Diavolo di Lucca
Illustrazione del Ponte della Maddalena

Il pover’uomo, tanto era disperato, che non se lo fece ripetere due volte, ed accettò così la proposta del maligno. Tuttavia, preso dai rimorsi, si rivolse la sera stessa al parroco del paese, chiedendo consiglio.

I due riuscirono ad architettare un astuto stratagemma per ingannare il Diavolo. Il mattino seguente, il Ponte della Maddalena fu inaugurato, ma fu presa l’accortezza di farlo attraversare per primo ad un cane (un maiale od una capra, secondo altre versioni della leggenda), anziché ad una persona.

Il Diavolo, inferocito per la beffa subita, si gettò sul fondo del fiume scomparendo per sempre e portando con sé la povera bestia, con buona pace degli animalisti.

Si dice che ancora oggi sia possibile vedere, nelle sere d’autunno, un pastore maremmano bianco vagabondare nei pressi del Ponte del Diavolo. Si tratterebbe del demonio che ancora si aggira per Borgo a Mozzano in attesa di riscuotere la sua meritata ricompensa: un’anima umana.

La Leggenda di Lucida Mansi e del suo Patto col Diavolo

Un’ altra famosa leggenda legata al Ponte del Diavolo di Lucca si colloca in un periodo più recente, la prima metà del Seicento, ed ha come protagonista una giovane donna realmente esistita: Lucida Mansi.

Lucida (o Lucilla) Mansi era una nobildonna di Lucca descritta dai contemporanei come trasgressiva e vanitosa, amante dei vizi e, soprattutto, dei giovani uomini.

Pavimentazione del ponte del Diavolo
La pavimentazione del ponte

La donna viveva nel costante terrore dell’invecchiamento, e quando un giorno osservò una lieve ruga comparire sul proprio volto, sprofondò nella disperazione.

Quella sera stessa, mentre la povera Lucida vagava presso il Ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano, si vide comparire davanti un misterioso ragazzo di bell’aspetto. Questi le propose di prolungare di 30 anni la sua giovinezza, chiedendole però in cambio l’anima.

La donna accettò di buon grado l’offerta e cedette la propria anima al giovane che (lo avrete intuito) non era un chirurgo estetico bensì Satana.

La leggenda che cita il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano è solo una delle tante che riguardano Lucida Mansi, tutte accomunate dallo scambio fra un prolungamento della giovinezza e l’anima.

Purtroppo (ma qui passiamo dalla leggenda alla storia), la donna non poté godere a lungo del dono ricevuto. Morì infatti di peste nel 1649, all’età di soli 43 anni. I suoi resti furono tumulati nel Convento dei Cappuccini di Lucca, presso il quale riposano tuttora.

La leggenda di Lucida Mansi è ancora oggi molto viva tra gli abitanti di Borgo a Mozzano e la notte di Halloween, ormai da parecchi anni a questa parte, viene rievocato il suo incontro con il Demonio.

Durante l’esibizione, i due personaggi interpretati da attori professionisti, sfilano per le strade di Borgo a Mozzano, tra mangiafuoco, musicisti e migliaia di spettatori, fino a raggiungere il Ponte del Diavolo. Da qui, una figura che rappresenta Lucida viene data alle fiamme e gettata poi nelle acque del Serchio.

Il Piacevole Paesino di Borgo a Mozzano

Ho trascorso a Borgo a Mozzano quasi una giornata intera, perlopiù trascorsa, a dire il vero, alla ricerca di un riparo dalla pioggia e nell’attesa della luce buona per scattare foto al Ponte del Diavolo.

Ho avuto modo di notare come molta gente arrivi qui attraverso la trafficata statale che costeggia il Serchio, si fermi giusto il tempo di un selfie sul ponte, e riparta subito dopo. Un po’ un peccato, perché al di là del Ponte della Maddalena, Borgo a Mozzano merita certamente, quantomeno, una passeggiata in centro.

Scorcio di Borgo a Mozzano
Un ponticello sul fiume Rio, che scorre nel centro di Borgo a Mozzano

Un paesino che, come spesso avviene in Toscana, ha mantenuto il suo impianto medievale originario, con stradine strette, tante chiesette e piccoli torrenti che si fanno strada lungo il centro storico, per poi immettersi nelle acque del Serchio.

La chiesa più importante di Borgo a Mozzano è quella di San Rocco anche se, personalmente, ho trovato più interessante quella di San Jacopo, caratterizzata da un enorme campanile. La costruzione di questa chiesa risale allo stesso periodo in cui fu edificato il Ponte del Diavolo, ossia fra l’XI ed il XII secolo.

Borgo a Mozzano ospita un museo civico presso il quale sono custoditi reperti archeologici emersi dal sottosuolo e risalenti ad epoche molto diverse, dalla preistoria al medioevo. Il museo civico è visitabile solo su appuntamento ed è gestito dalla Pro Loco di Borgo a Mozzano.

Il Museo della Memoria è invece incentrato sulle testimonianze della Seconda Guerra Mondiale, ed ospita un’ampia collezione di cimeli risalenti a quel periodo, perlopiù donati dagli abitanti stessi di Borgo a Mozzano.

Cosa Vedere nei Dintorni

La visita al Ponte della Maddalena ed a Borgo a Mozzano, difficilmente richiederà comunque più di qualche ora. Se partite da Lucca o, addirittura, da città della Toscana più distanti, potrebbe forse esservi utile qualche suggerimento su come impiegare il resto della giornata.

Voglio quindi dedicare un breve paragrafo di questo articolo ai principali luoghi di interesse che ho avuto modo di vedere nei dintorni del Ponte del Diavolo.

Da Borgo a Mozzano passava la cosiddetta Linea Gotica, la serie di fortificazioni allestita dai nazisti sul finire della Seconda Guerra Mondiale, nel tentativo di rallentare l’avanzata degli Alleati. Benché questo sistema difensivo attraversasse l’intera Italia, dal Tirreno all’Adriatico, l’area nei dintorni del Ponte del Diavolo è quella nella quale si è meglio conservato.

Grazie ai tour organizzati proposti dalla stessa Pro Loco di Borgo a Mozzano, potrete andare alla scoperta di claustrofobici bunker, sistemi antiaereo mimetizzati nella vegetazione ed angusti passaggi sotterranei, accompagnati da esperte guide locali. Per maggiori informazioni, vi rimando nuovamente all’ufficio del turismo del comune.

A poco più di due chilometri dal Ponte della Maddalena si trova un altro ponte piuttosto famoso, quantomeno a livello locale, benché presenti caratteristiche completamente diverse.

Ponte delle Catene a Bagni di Lucca
Uno dei due archi del Ponte delle Catene

Si tratta del cosiddetto Ponte delle Catene, costruito sul torrente Lima nel punto in cui questo segna il confine tra Borgo a Mozzano e la frazione di Fornoli, nel comune di Bagni di Lucca.

Quest’opera è molto più recente del Ponte del Diavolo: fu infatti costruita intorno alla metà dell’Ottocento, utilizzando prevalentemente pietra ed acciaio.

Potete arrivarci sia in auto che coi mezzi pubblici, scendendo dal treno alla stazione successiva (Bagni di Lucca, appunto) e percorrendo appena qualche centinaio di metri.

Dopo aver visitato anche questo ponte, la mia visita nei dintorni di Borgo a Mozzano è proseguita risalendo a piedi il fiume Lima, sul quale sono adagiate le altre frazioni di Bagni di Lucca, oltre che il centro vero e proprio.

Scorcio di Bagni di Lucca
Scorcio del fiume Lima presso Bagni di Lucca

Mi sono in verità avventurato per questi luoghi un po’ alla cieca, senza nemmeno fare prima qualche ricerca. Sono però rimasto piacevolmente colpito dalla loro bella architettura medievale, dagli antichi ponticelli in pietra che scavalcano i torrenti e dalle abitazioni che in alcuni punti si affacciano direttamente sull’acqua.

Mi sono anche imbattuto in un cimitero inglese che ospita tombe di pregevole fattura, in alcuni casi appartenenti a personaggi illustri. Questo cimitero è stato realizzato nell’Ottocento e si trova poco distante da una chiesa anglicana. Su Wikipedia potete trovare qualche informazione in più a riguardo.

Magari un giorno dedicherò un altro articolo ai luoghi di interesse della Garfagnana e della Valle del Serchio. Per adesso, spero di essere riuscito a darvi qualche spunto su cosa vedere nei dintorni del Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano.

Come arrivare al Ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano

Raggiungere il Ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano è semplicissimo, sia in auto che con i mezzi pubblici.

Nella mappa qui sopra, per cominciare, ho segnalato tutte le località citate in questo articolo, così che possiate farvi un’idea delle distanze; regolate lo zoom per visionarle tutte.

Come Raggiungere il Ponte del Diavolo in Auto

Se avete a disposizione un’automobile, potrete facilmente raggiungere il Ponte del Diavolo da Lucca semplicemente seguendo la SS12 per circa 20Km.

Ponte del Diavolo dall'arco principale

Il ponte si trova proprio in un punto nel quale la Statale dell’Abetone e del Brennero costeggia il Serchio, ed è quindi accessibile senza la minima difficoltà. Proprio ai piedi del Ponte della Maddalena troverete un piccolo parcheggio presso il quale potete lasciare l’auto.

Di fronte, nel caso vi fosse venuta fame, sono presenti un ristorante (l’osteria del Diavolo), una pizzeria ed un negozio di prodotti tipici.

Se partite da Firenze o da altre città della Toscana, vi conviene in ogni caso portarvi per prima cosa a Lucca, e poi seguire la SS12, come indicato prima.

Come Raggiungere il Ponte del Diavolo coi Mezzi Pubblici

Per arrivare al Ponte del Diavolo da Lucca con i mezzi pubblici, la soluzione più semplice è quella di affidarsi al treno.

La piccola stazione di Borgo a Mozzano è servita dalla linea ferroviaria Lucca-Aulla ed i collegamenti sono tutto sommato piuttosto frequenti (ogni 60 o 90 minuti circa, a seconda della fascia oraria). Il tempo di percorrenza, in base alle fermate previste, è compreso fra i 20 ed i 30 minuti.

Rispetto alla stazione ferroviaria di Borgo a Mozzano, il Ponte della Maddalena si trova esattamente dall’altra parte del paese ed è raggiungibile, grossomodo, in una decina di minuti.

Anche se io preferisco normalmente viaggiare in treno, segnalo che è anche possibile arrivare al Ponte della Maddalena in autobus, partendo da Lucca. Potete trovare orari e percorsi sul sito ufficiale dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico della zona.

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