Le Conquet: Cosa Vedere e Come Arrivare

Le Conquet è una graziosa cittadina sul mare situata nel punto più occidentale della Francia metropolitana, nel dipartimento del Finisterre, in Bretagna.

Principale punto di partenza per raggiungere le isole di Iroise, Le Conquet custodisce un centro storico ben conservato, pieno di viuzze lastricate e caratteristiche botteghe.

Ho visitato per la prima volta Le Conquet come ultima tappa di un interrail, nel novembre 2015. A causa del poco tempo a mia disposizione e delle pessime condizioni meteo non sono però riuscito a dedicare alla cittadina il tempo che merita. Mi sono comunque ripromesso di ritornare non appena possibile.

L’occasione mi si è presentata cinque anni più tardi, nel 2020, mentre mi accingevo a raggiungere la vicina Ile d’Ouessant. Anche in questo caso mi sono imbattuto in una giornata di pioggia e vento (ovvio), ma ho comunque potuto visitare Le Conquet in modo più approfondito.

In questo articolo vi spiegherò cosa vedere a Le Conquet, come arrivare e quali siano le altre principali attrazioni turistiche presenti nei suoi dintorni.

Le Conquet: Mappa

Per prima cosa, voglio mostrarvi una mappa di Le Conquet che, oltre ad indicare la posizione delle principali cose da vedere, vi mostrerà la complessa morfologia del territorio sul quale sorge il borgo.

Cosa Vedere a Le Conquet

Come potete vedere dalla mappa sopra, il centro storico di Le Conquet si affaccia su una stretta ma lunghissima insenatura (la Ria), che penetra nell’entroterra per diverse centinaia di metri.

Al di là di questo “fiordo”, la selvaggia penisola di Kermorvan, si protende verso il mare, culminando con un faro che porta lo stesso nome.

Sia la penisola di Kermorvan che la Ria rappresentano aree di notevole interesse naturalistico (nonché storico ed archeologico) sulle quali mi soffermerò più avanti. Per prima cosa, però, scopriamo cosa c’è da vedere nel centro storico di Le Conquet.

Il Centro Storico

Il centro storico di Le Conquet è dunque adagiato lungo la sponda meridionale della Ria, non distante dal punto in cui questa raggiunge il mare.

L’area sulla quale sorge il borgo era già abitata nella preistoria e sembra che, al tempo dei Romani, in questa zona fosse già presente un porto. Le prime testimonianze di un vero e proprio centro abitato risalgono però a molto tempo più tardi, e si collocano intorno al XIII secolo.

Del periodo medievale, comunque, non resta praticamente nulla, se non l’assetto urbanistico generale. Difatti, Le Conquet è stata più volte distrutta dalle invasioni nemiche, che hanno cancellato ogni traccia del suo passato. Una sorte comune, d’altro canto, a molte città della Bretagna.

Uno degli attacchi più feroci fu quello compiuto da inglesi e fiamminghi nel luglio 1558, a seguito del quale Le Conquet fu quasi completamente distrutta. Le cronache del tempo riportano che su oltre quattrocento case ne rimasero in piedi solamente 8.

Nei decenni successivi, tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, Le Conquet fu quindi ricostruita e proprio a questo periodo risalgono gli edifici più antichi che si possono osservare oggi.

Le stradine del borgo sono piene di costruzioni in pietra contraddistinte dal caratteristico stile architettonico bretone, con finestre colorate e spesso adornate di fiori freschi.

L’edificio storico più famoso di Le Conquet è probabilmente la cosiddetta Maison des Seigneurs (Casa dei Signori), costruita nel 1510 circa e sopravvissuta alla distruzione dei decenni successivi.

Si tratta di una casa fortificata, che consta di tre torri, costruita direttamente sulla roccia a strapiombo sul mare. In origine, la Maison des Seigneurs faceva parte di un più ampio sistema difensivo, che comprendeva altri edifici oggi scomparsi.

Oltre che per fronteggiare le frequenti invasioni nemiche, questa casa fortificata era utilizzata per la riscossione dei dazi imposti alle navi di passaggio. Attualmente è una proprietà privata, recentemente restaurata ed adibita a struttura ricettiva.

Un altro tra i più importanti edifici storici di Le Conquet è la Maison du Lion d’Or (la Casa del Leone d’Oro), situata lungo la Rue Lieutenant Jourden (il corso principale del centro storico. La sua costruzione risale ai primissimi anni del XVII secolo, ed il suo proprietario originario era un esattore delle tasse della vicina Abazia di Saint Mathieu.

Dopo essere passata di mano in mano per secoli, nel corso dell’800 la Maison du Lion d’Or fu utilizzata come albergo. Ciò spiega anche il suo nome, che in origine non aveva niente a che fare coi leoni. “Au Lion d’Or” sembra infatti essere una storpiatura di “au lit on dort” (dormiamo a letto), un nome molto comune un tempo per le pensioni francesi.

Sulla facciata dell’edificio sono ancora presenti le tracce, appena leggibili, dell’insegna originaria dell’albergo.

Notre Dame du Bon Secours
La piccola cappella di Notre Dame du Bon Secours

Per quanto riguarda gli edifici religiosi, il luogo di culto più antico di Le Conquet ancora esistente è una piccola cappella chiamata Notre Dame du Bon Secours, situata ai margini del centro storico, vicino il porto.

La cappella è stata costruita intorno al 1650 ed è nota ai locali per essere stata la dimora del missionario francese Michel le Nobletz. Difatti, è anche conosciuta col nome di Chapelle Dom Michel e la strada sulla quale si trova, mimetizzata fra gli altri edifici in pietra, porta anch’essa lo stesso nome (Rue Dom Michelvedi mappa sopra).

Chiesa di Sainte-Croix a Le Conquet
EfliseSainte-Croix: la chiesa principale di Le Conquet

La chiesa principale di Le Conquet (Eglise Sainte-Croix) è stata invece costruita a metà del XIX secolo. Per la sua costruzione, sono state riutilizzate le pietre dell’antica chiesa di Lochrist (XVI secolo). Anche la vetrata, che raffigura la Passione di Cristo, è stata recuperata da questa chiesa.

Sebbene l’edificio non sia poi così antico, incuriosisce per il suo affascinante stile neogotico.

Dinnanzi la chiesa è stato eretto un monumento commemorativo in ricordo dei marinai e dei soldati di Le Conquet morti per la Francia durante la Prima Guerra Mondiale.

Edifici a parte, il centro storico di Le Conquet risulta molto piacevole per la presenza di ristorantini e locali vari, all’interno dei quali potrete scoprire la cucina tradizionale bretone.

Come è ovvio che sia, le principali ricette proposte a Le Conquet sono a base di pesce ed uno degli ingredienti più utilizzati, in particolare, è il granchio.

Molto diffuse sono poi le creperie, all’interno delle quali potrete assaggiare una delle specialità francesi più conosciute. A Le Conquet, ed in generale in Bretagna, le crepes sono molto più elaborate di quelle preparate nel resto della Francia.

Oltre alle crepes dolci, delle quali esistono numerose varianti, vi consiglio di provare le cosiddette galette, una vera e propria icona della Bretagna. Si tratta di una sorta di crepe di grano saraceno condita – nella sua versione tradizionale – con groviera, prosciutto e uovo.

La “Ria” di Le Conquet

La parte della Ria più vicina al mare (quella che costeggia il centro di Le Conquet) rimane sommersa anche in caso di bassa marea. Protetta com’è dalla furia del mare, rappresenta un porto sicuro per i pescatori di Le Conquet, che lungo le sue sponde ormeggiano le proprie piccole imbarcazioni.

Una parte della Ria di Le Conquet in secca

A qualche centinaio di metri dall’imboccatura, la Ria viene invece raggiunta dall’acqua solo in caso di alta marea. Questa circostanza ha fatto sì che si venisse a creare un ambiente lacustre di notevole interesse naturalistico, popolato da una grande varietà di specie animali.

Al di là della Ria, come vi dicevo, si estende la penisola di Kermorvan, che descriverò nel prossimo paragrafo. Una lunga passerella pedonale collega le due sponde dell’insenatura, dando così la possibilità di spostarsi rapidamente da Le Conquet al Kermorvan.

La Passerella che collega le conquet alla penisola di Kermorvan
La Passerella che collega Le Conquet alla penisola di Kermorvan

Questa passerella dista circa 500 metri dal centro di Le Conquet e potrete dunque raggiungerla con la massima facilità (torna alla mappa per vedere la collocazione esatta).

Durante la bassa marea, la passerella non è altro che un ponte che si eleva di qualche metro al di sopra della sabbia. Quando però la marea sale, l’acqua può arrivare a lambirne la pavimentazione. La parte centrale della passerella è infatti composta da una piattaforma mobile che, ruotando, permette alle piccole imbarcazioni di transitare.

La penisola del Kermorvan

Vi consiglio vivamente di non lasciare Le Conquet prima di aver visitato la vicinissima penisola di Kermorvan. Un luogo perfetto per passeggiare immersi nella natura e per ammirare paesaggi mozzafiato, che cambiano ad ogni curva del sentiero.

Il percorso che vi descriverò di seguito dovrebbe richiedere circa un’ora e mezza e non è particolarmente impegnativo. In ogni caso ve lo consiglio solo se avete con voi un’attrezzatura adeguata (scarponi e magari bastoncini da trekking).

Come potete vedere dalla mappa all’inizio dell’articolo, la penisola di Kermorvan è collegata alla terraferma da un istmo minuscolo, che nel punto di minor spessore è largo appena una ventina di metri.

Proprio in prossimità di questo istmo è presente un parcheggio dove potrete lasciare la vostra auto. Se vi spostate a piedi, dopo aver attraversato la passerella pedonale di cui vi ho parlato prima, raggiungerete questo punto in pochi minuti.

Le Conquet vista dalla penisola di Kermorvan
Le Conquet vista dalla penisola di Kermorvan

Vi ritroverete lungo una strada asfaltata, facilmente percorribile da chiunque, che conduce al maestoso faro di Kermorvan (circa 1Km dal parcheggio).

In alternativa a questo percorso “facile” potrete scegliere di imboccare il sentiero costiero che corre parallelo al centro di Le Conquet e che offre scorci panoramici molto più interessanti.

Il faro di Kermorvan ed il forte annesso costituiscono un’area militare e non sono quindi visitabili. La strada termina dinnanzi ad un cancello sul quale è stato affisso un chiaro divieto d’ingresso alle persone non autorizzate.

Il Faro ed il Forte di Kermorvan, presso Le Conquet
Il Faro ed il forte di Kermorvan

In verità ho l’impressione di essere stato uno dei pochi “fessi” ad essersi fatto scoraggiare da questo cartello. La grande quantità di fotografie scattate a ridosso del faro che si trovano sul web suggerisce che molta gente ignori il divieto e scavalchi il piccolo cancello.

Presso il faro, se siete arrivati seguendo la strada asfaltata, avrete una seconda possibilità di imboccare il sentiero costiero, che segue per intero il perimetro della penisola.

Percorrendolo in direzione nord vi lascerete alle spalle la vista di Le Conquet e vi ritroverete ben presto immersi nella natura. Per un po’ di tempo, il faro di Kermorvan, sempre più piccolo dietro di voi, rimarrà l’unica traccia di qualunque presenza umana.

Fort d'Ilette nella penisola di Kermorvan (Francia)

Il sentiero domina un tratto di costa alta e rocciosa (ricorda molto da vicino la Cornovaglia), fino a raggiungere un lembo di terra che si protende verso nord-ovest. All’estremità di questa “penisola nella penisola” noterete in lontananza un’antica costruzione in pietra di grosse dimensioni.

Si tratta di una fortezza edificata nell’800 ed utilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale, chiamata “Fort de l’Ilette“. Anche se non si direbbe, dalla foto qui sopra, questo forte è situato su un isolotto, il quale è tuttavia collegato alla terraferma durante la bassa marea.

Ho attentamente valutato l’ipotesi di raggiungere il forte e visitarne l’interno, ma ho presto desistito: la pioggia aveva reso la roccia troppo scivolosa, e considerando anche il pesante zaino che portavo in spalla il rischio di cadere era troppo elevato.

Continuando a camminare, il sentiero costiero vira verso nord e la vista si apre sulla lunghissima Plage des Blancs Sablons (della quale parlerò dopo). Trattandosi di un percorso ad anello, giungerete nuovamente in prossimità del parcheggio e da lì potrete rientrare a Le Conquet.

In alternativa, potrete anche esplorare l’entroterra della penisola, tagliato anch’esso da un sentiero. In quest’area, attorniata da campi incolti, sono stati rinvenuti reperti archeologici risalenti alla preistoria.

Le Spiagge Vicino Le Conquet

Alle spalle della Penisola di Kermorvan e non distante quindi dal centro di Le Conquet (torna alla mappa), si estende un tratto di spiaggia di quasi 3Km, noto come Plage des Blancs Sablons, alla quale ho già accennato prima.

Spiaggia des Blancs Sablons
Plage des Blancs Sablons

Come il nome stesso suggerisce, si tratta di una spiaggia di sabbia chiara finissima, che qui si è accumulata trasportata dal vento.

Una spiaggia molto affollata durante l’estate (così mi dicono) ma che durante le mie visite si mostrava completamente deserta, fatta eccezione per un signore che portava a spasso il cane.

Quando la marea è bassa, la spiaggia è davvero molto lunga e bisogna camminare parecchio per raggiungere il bagnasciuga. A ridosso della spiaggia ho però notato alcuni cumuli di cozze sugli scogli, il che mi induce a credere che durante l’alta marea l’acqua risalga fino a coprire quasi del tutto l’enorme distesa di sabbia.

Oltre ad essere un luogo perfetto per prendere il sole e concedersi una nuotata, Plage des Blancs Sablons è adatta a praticare una lunga serie di sport acquatici, a cominciare dal surf.

A poche decine di metri dalla spiaggia sorge uno dei campeggi più popolari della zona, che durante l’estate offre una grande varietà di sistemazioni (se vi interessano maggiori informazioni visitate il loro sito).

Altre spiagge vicino Le Conquet si trovano sul versante opposto della Penisola di Kermorvan, a sud del centro abitato. Ne ho infatti incontrate diverse (in verità piuttosto piccole) lungo il percorso da Le Conquet al faro di Saint Mathieu, che descriverò di seguito.

I Dintorni di Le Conquet

A sud di Le Conquet inizia lo splendido lungomare che costeggia l’oceano per alcuni chilometri, molto frequentato sia dai locali che dai turisti per fare jogging, per un salutare giro in bicicletta o semplicemente per ammirare il sole tramontare sull’oceano.

Tratti di costa rocciosa si alternano a numerose piccole baie ricoperte di sabbia fine, delimitate da altrettante punte: quelle che meritano una sosta sono in particolare Pointe des Renards e Pointe de Penzer.

Un sentiero pedonale corre parallelo alla strada asfaltata, che comunque, quantomeno nel periodo della mia visita non era affatto affollata.

pointe saint mathieu
Il semaforo, i resti dell’abbazia ed il faro di Saint Mathieu

Al termine del lungomare si giunge in uno dei luoghi più straordinari dell’intera Bretagna: Pointe Saint Mathieu (torna alla mappa e regola lo zoom per vederne la collocazione). Qui, adagiati l’uno accanto all’altro, troverete le spettrali rovine di un’antichissima abbazia ed un pittoresco faro, da sempre punto di riferimento per qualunque imbarcazione di passaggio in questo pericolosissimo tratto di mare.

Se passate da Le Conquet, vi consiglio di non perdervi assolutamente questo incredibile luogo, al quale ho peraltro dedicato un articolo separato (vedi: Pointe Saint Mathieu).

Punto di Partenza per le Isole d’Iroise

Come accennato, Le Conquet è anche il principale punto di partenza per raggiungere alcune delle isole che compongono l’arcipelago di Iroise.

In particolare, sono previsti collegamenti giornalieri, tutto l’anno, per la Ile Molene e per la splendida Ile d’Ouessant.

Durante l’estate, i collegamenti vengono intensificati in virtù della maggiore affluenza turistica e vengono anche proposti traghettamenti per le isole più distanti. Potete consultare gli orari sul sito delle compagnie Penn Ar Bed (attiva tutto l’anno) e Finist Mer (attiva da aprile a settembre)

In ogni caso, difficilmente riuscirete a visitare le isole in un contesto di un breve soggiorno a Le Conquet. L’ile d’Ouessant richiede diversi giorni per essere apprezzata appieno e penso che avrebbe poco senso andare e tornare nella stessa giornata.

Se l’argomento vi interessa, vi consiglio di leggere anche l’articolo che ho dedicato alla Ile d’Ouessant.

Qualche possibilità esiste forse per l’Ile Molene, che è più piccola e può essere visitata in poche ore. Tuttavia, è improbabile che gli orari dei battelli possano essere compatibili con una visita del genere se non, forse, in piena estate.

Come Arrivare a Le Conquet

Vediamo adesso come arrivare a Le Conquet: la località dista circa 25Km da Brest, la grande città più vicina, alla quale è collegata dalla strada D789. In auto, dovreste impiegare meno di 30 minuti.

È anche possibile arrivare a Le Conquet con i mezzi pubblici, servendosi degli autobus della compagnia Breizhgo, come d’altronde ho sempre fatto io. Gli autobus che raggiungono Le Conquet sono quelli della Linea 11 e partono dalla stazione dei pullman di Brest (davanti la stazione ferroviaria).

Per quella che è stata la mia esperienza, gli autobus sono puntuali ed affidabili, ed il personale molto cordiale con i turisti. Complicato è stato invece reperire gli orari in anticipo su internet (sembra quasi che facciano di tutto per nasconderli!).

Il sito ufficiale della società è www.breizhgo.bzh, ma è più probabile riuscire a reperire gli orari aggiornati su www.viaoo29.fr. Nel momento in cui scrivo, per poter scaricare l’intera tabella degli orari in formato pdf bisogna selezionare “Ligne 11” nel box più in basso e cliccare su Télécharger. Entrambi i siti sono disponibili solo in francese, in modo tale che possiate immergervi nell’atmosfera del luogo prima ancora di lasciare casa.

Il numero di corse giornaliere non è molto elevato: il servizio è d’altronde pensato per i (pochi) residenti. In particolare, l’ultimo collegamento utile per rientrare a Brest da Le Conquet parte relativamente presto (a metà pomeriggio, in bassa stagione) il che rende impossibile trascorrere una serata sul posto o soffermarsi per scattare qualche foto al tramonto.

Inoltre, come vi dicevo, sarebbe davvero un peccato raggiungere Le Conquet e non visitare anche la vicinissima Pointe Saint Mathieu. In questo caso, spostandosi coi mezzi pubblici, la situazione si complica ulteriormente.

Per poter visitare Le Conquet e i dintorni in maniera adeguata, vi consiglio quindi di pianificare bene la vostra giornata e di partire di buon’ora. In alternativa, rimane ovviamente la possibilità di pernottare in paese.

Dove Alloggiare

In quanto località turistica piuttosto frequentata, Le Conquet offre una vasta gamma di strutture ricettive, i cui prezzi sono forse lievemente superiori alle principali destinazioni francesi.

Il paese dispone di diversi hotel e numerosi bed and breakfast, che vanno ad aggiungersi alle sistemazioni offerte da privati. Per quanto mi riguarda, per l’unica notte che ho trascorso a Le Conquet, ho prenotato una camera economica su Airbnb. Qualche giorno più tardi ho invece soggiornato presso un hotel a Pointe Saint Mathieu.

2 commenti su “Le Conquet: Cosa Vedere e Come Arrivare”

  1. Grazie per la bella descrizione, con un po’ di fortuna cercherò di visitare Le Conquet. Se mi consente un appunto, mi pare che la definizione “ria” non faccia parte del lessico bretone, per il quale queste profonde insenature oceaniche si definiscono “aber”. Ria è indubbiamente un vocabolo castigliano. Non significa fiordo, in quanto non descrive un’insenatura fiancheggiata da alte montagne, ma una linea costiera a bassa quota, appunto come nel caso degli “aber”. Posso naturalmente essere in errore, e sarò felice di essere smentita.
    Daniela

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    • Ciao Daniela!
      Grazie dell’osservazione, cercherò di documentarmi opportunamente. Ti auguro di riuscire a visitare questa zona, perché è davvero straordinaria da tutti i punti di vista!
      Un saluto,
      Maurizio

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