Barsana, piccolo comune nella regione del Maramures, è stata l’ultima meta del mio viaggio in Romania.
A dispetto delle sue ridotte dimensioni, Barsana può vantare due importanti luoghi di interesse, entrambi di carattere religioso. Qui sorgono infatti un grande complesso monastico, piuttosto conosciuto a livello locale, ed un’antica chiesa di legno, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Non male per un paesino che conta sì e no 5.000 anime!
In questo articolo, vi darò tutte le informazioni che vi servono per visitare Bârsana, spiegandovi come arrivare e come organizzare al meglio la vostra visita in questo remoto angolo della Romania.
Barsana, Romania
Barsana: Un Monastero, due Chiese Lignee e… Tanta Confusione
Raccogliendo informazioni su Barsana, sia in occasione della mia visita, sia durante la stesura di questo articolo, ho potuto constatare che c’è molta confusione riguardo questa piccola località rumena.
Come vi dicevo, i luoghi di interesse di Barsana sono due:
- Il grande monastero, situato qualche chilometro a sud-est del paese.
- Una settecentesca chiesa di legno, collocata invece in centro.
Questa piccola chiesa lignea (chiamiamola Chiesa Vecchia) è a mio modo di vedere il monumento più interessante di Barsana. È relativamente antica, può raccontare una storia molto travagliata e presenta un’architettura unica, che le ha valso anche il riconoscimento da parte dell’Unesco.
Anche il monastero comprende una chiesa (la Chiesa Nuova), come è normale che sia, ma si tratta di una costruzione molto più recente, benché realizzata anch’essa in legno, seguendo le tecniche tradizionali del luogo.

La maggior parte degli articoli dedicati a Barsana, sia quei pochi scritti in italiano, sia quelli ospitati su blog internazionali, menzionano soltanto una chiesa, quella collocata all’interno del monastero. Viene spesso erroneamente riportato che sia questa la chiesa “storica” e nella sua descrizione si fondono elementi dell’una e dell’altra.
A rendere ancora più complicata la situazione è la circostanza che la Chiesa Vecchia, quella patrimonio dell’Unesco, si trovasse effettivamente, un tempo, proprio all’interno del monastero: fu smontata e riassemblata nella sua nuova collocazione solo in un secondo momento, come vi spiegherò meglio più avanti.
Il povero turista che si ritrova a visitare Barsana, rischia insomma di limitarsi al solo monastero, tralasciando quello che è il vero piatto forte del paesino! Io stesso, mi sono reso conto dell’equivoco solo una volta giunto sul posto, all’interno del monastero.
Il Monastero di Barsana
Iniziamo parlando del Monastero di Barsana, che oggi rappresenta un importante punto di riferimento religioso nella Romania settentrionale.
Non è chiaro quando sia stato edificato, ma la sua esistenza è testimoniata da alcuni documenti storici già verso la fine del XIV secolo. Nel corso del Settecento, il monastero dovette essere ricostruito, poiché raso al suolo durante un’invasione dei Tartari, nel 1717.
Era comunque in corso una fase di decadenza ed alla fine dello stesso secolo (nel 1791) il monastero fu abolito. I pochi monaci che ancora vi risiedevano furono costretti a fuggire ed i suoi edifici andarono nuovamente distrutti.
Benché il monastero non fosse più presente, il suo ricordo rimase vivo nella memoria della comunità, tramandandosi di generazione in generazione. Le travagliate vicende storiche del piccolo centro (e della Romania in generale), ne impedirono tuttavia, per molto tempo, la ricostruzione.
Nei secoli successivi, le sorti di Barsana, del Maramures, e della Transilvania seguirono quelle dell’Impero Austro-Ungarico, del quale fecero parte fino alla Grande Guerra.
Al termine del conflitto, l’intera regione fu annessa al Regno di Romania, ma la stabilità era ancora lontana. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si instaurò infatti il regime comunista, che a sua volta osteggiò la costruzione di un nuovo istituto religioso.
Dopo la Rivoluzione Romena del 1989 e la caduta del Comunismo si crearono finalmente le condizioni per la ricostruzione del Monastero di Bârsana, che iniziò soltanto nel 1993.
L’intera area si presenta oggi come un grande giardino, molto curato, all’interno del quale trovano spazio aiuole, piccoli stagni e gazebo in legno collegati da graziosi vialetti.
Molti sono gli edifici compongono il complesso, tutti realizzati seguendo la tradizionale lavorazione del legno che ha reso famoso il Maramures. Fra di essi, spicca la Chiesa Nuova che, come vi dicevo, viene spesso confusa con quella Vecchia (della quale parlerò dopo).
Si tratta di una costruzione recente, come tutto il complesso, ma interessante dal punto di vista architettonico. Con una guglia alta ben 57 metri, rappresenta uno degli edifici in legno più elevati d’Europa.
La chiesa è disposta su due livelli e presenta la classica conformazione dei luoghi di culto ortodossi. L’interno mostra una struttura semplice ma decorazioni piuttosto elaborate, con pareti e volta ricoperte da immagini bibliche in stile bizantino.
Altri edifici che compongono il monastero sono le dimore dei monaci, la casa degli artisti, l’altare estivo ed un piccolo negozio di souvenir. Molto bello a vedersi è il portale d’ingresso al sito: un grande arco sormontato da una torre di legno, che funge anche da campanile.
Il monastero è accessibile gratuitamente, così come gratuito è il parcheggio situato dinnanzi ad esso. Nei pressi dell’area di sosta troverete anche i servizi igienici ed un bancomat.
La “Vecchia” Chiesa di Legno
La chiesa di legno di Barsana, quella “Vecchia” è il principale motivo che mi ha spinto a visitare questo paesino.
L’edificio è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999, assieme ad altre 7 chiese lignee, fra le centinaia che sorgono nel Maramures. L’utilizzo esclusivo di legno si deve al divieto, imposto delle autorità ungheresi, di utilizzare la pietra per la costruzione di chiese ortodosse.
Questa chiesa di legno, nello specifico, ha una storia molto particolare. La sua costruzione è databile all’inizio del ‘700 ed avvenne, non a Barsana, ma in una località chiamata Părul Călugărului (letteralmente “I Capelli del Monaco“).
La chiesa rimase nella sua collocazione originaria solo per pochi anni. Nel 1739 fu infatti smontata e riassemblata all’interno del monastero di Barsana, che in quel periodo era stato ricostruito, dopo la distruzione operata dai Tartari.
Anche la sua permanenza all’interno del complesso monastico non fu comunque molto lunga. Dopo l’abbandono del monastero, gli abitanti di Barsana decisero di spostare la chiesa una seconda volta, portandola più vicino al centro abitato. In questo modo, la si sarebbe potuta tutelare dalle frequenti devastazioni che avevano luogo nell’area.
La traslazione fu effettuata nel 1795 e come nuova sede fu scelta la collinetta di Jbar, sulla quale la chiesa si trova ancora oggi. Questa collocazione non fu casuale: sulla collina esisteva infatti già allora un cimitero, presso il quale erano state sepolte le vittime di un’ondata di peste, a metà del Settecento.
Sembra che durante l’epidemia, le salme fossero state inumate in fretta e furia, senza nemmeno un rito religioso. Secondo un’antica credenza, questa condizione impediva alle anime dei defunti di trovare la pace, costringendole a vagare senza meta in un limbo. Si volle dunque, quantomeno, dotare il cimitero di un edificio sacro, a protezione delle sue anime irrequiete.
Anche nella sua collocazione originaria la chiesa si trovava in corrispondenza di un cimitero. Stando ad una leggenda popolare, i resti delle persone in esso sepolte si sarebbero spostati, sottoterra, per seguire i ripetuti trasferimenti della chiesa, loro protettrice.
Purtroppo, durante la mia visita, la chiesa di legno di Barsana era chiusa ed a causa del pochissimo tempo a mia disposizione non ho nemmeno potuto raccogliere informazioni utili per la visita degli interni. D’altro canto, nessuna delle chiese lignee del Maramures, quantomeno nel periodo del mio viaggio, era aperta al pubblico. Presso alcune di esse era indicato il numero al quale telefonare per una visita su appuntamento.
Un vero peccato, perché a giudicare dalla immagini che ho reperito sul Web, gli affreschi che ricoprono le pareti interne della chiesa sono di una bellezza straordinaria. Per una galleria completa, vi consiglio di visitare la pagina dedicata a Barsana su Wikipedia in lingua rumena.
Le opere che è possibile vedere oggi, sono perlopiù state realizzate a seguito dell’ultimo trasferimento, nei primi anni dell’Ottocento. Ricoprono praticamente per intero le superfici interne della chiesa e raffigurano diversi episodi biblici, dalla Genesi al Giudizio Universale.
Barsana, Romania: Come Arrivare
Barsana si trova lungo il corso del fiume Iza, nel cuore del Maramures. Siamo dunque nella parte più settentrionale della Transilvania e della Romania in generale, ad una dozzina di chilometri dal confine con l’Ucraina.
La grande città più vicina è Baia Mare (60Km), che è stata anche la mia base per esplorare questa zona della Romania. Ancora più vicina (meno di 20Km) è la località di Sighetu Marmației, anch’essa relativamente famosa.
Se disponete di un’automobile, raggiungere Barsana sarà piuttosto semplice: sia partendo da Baia Mare che da Sighetu Marmației dovrete seguire la DN18 (che collega le due città) per poi imboccare la strada DJ186 fino a destinazione.
Trovare parcheggio non dovrebbe rappresentare un problema né nei dintorni della Chiesa Vecchia né presso il Monastero, che come vi dicevo è dotato di un’apposita area di sosta.
Io, nel corso del mio viaggio in Romania, mi spostavo (ahimè) coi mezzi pubblici, il che ha complicato non poco le cose, soprattutto addentrandomi nel Maramures. Ad ogni modo, esisteva un minibus che collegava direttamente Baia Mare a Barsana, in circa un paio d’ore, benché il numero di corse fosse limitatissimo.
Più collegamenti sembrano essere previsti sulla linea che collega Barsana a Sighetu Marmației, tratta che richiede appena una ventina di minuti.
Per controllare gli orari vi rimando al sito Autogari.ro, disponibile anche in inglese. Vi consiglio comunque di chiedere informazioni anche ai gestori della vostra struttura ricettiva: potrebbero esistere soluzioni non segnalate sul sito.
A Barsana sono presenti diverse fermate dell’autobus, fra le quali una in centro, vicino la Chiesa Vecchia, ed una di fronte il Monastero.
Dando per scontato che vogliate visitare sia il Monastero che la Chiesa Vecchia, se vi affidate mezzi pubblici rimane il problema di spostarsi fra questi due luoghi, che come vi dicevo distano 4Km l’uno dall’altro.
Le possibilità di servirsi di un autobus anche per questo spostamento “interno” sono pressoché inesistenti, visto il ridottissimo numero di corse giornaliere.
L’unica soluzione praticabile è quella di spostarsi a piedi: in condizioni normali, si tratta di una passeggiata di circa un’ora, a passo sostenuto, seguendo semplicemente la Strada Principalâ.